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Montereale
Cittadina antica, ricca di sorgenti e acqua
Provincia: L'Aquila Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.montereale.it
Descrizione e Cenni storici
Il centro abitato di Montereale è posto "a cavallo" del crinale di un colle che si affaccia sulla vasta Alta Valle dell'Aterno che la cinge da 3 lati.
Il territorio di Montereale, unitamente a quello di L'Aquila, nella preistoria fu popolato in epoca relativamente tarda rispetto alle altre aree della regione abruzzese, a causa della presenza di un'enorme distesa d'acqua che ricopriva la vallata. In un Registro dei Decurioni di Montereale, risalente al 1815, si afferma che prima di Montereale esisteva nel sito medesimo una città d'anticchissima origine, chiamata Maronea, fondata dai Pelasgi e distrutta nell'anno 550 d.C.
Nel 572 il territorio di Montereale fu compreso nel Ducato di Spoleto, di origine Longobarda. Il paese si sviluppò soprattutto in epoca Medievale quando era conosciuto con il nome di Monte Reagalis. Successivamente i Farnese contribuirono allo sviluppo commerciale del paese.
In occasione delle nozze (avvenute nel 1536) tra l'Arciduchessa Margherita d'Austria, figlia naturale dell'Imperatore Carlo V, e Alessandro dei Medici (nipote del papa Clemente VII), Carlo V costituì per la figlia una cospicua dote comprendente, tra l'altro, L'Aquila, Penne, Campli, Cittaducale, Leonessa e Montereale. Margherita si stabilì in un primo tempo a Parma, ma successivamente si trasferì nelle due residenze alternative di Cittaducale e Montereale nel "Palazzo Farnese", sito tra il Convento degli Agostiniani (l'attuale chiesa del Beato Andrea) ed il Palazzo Cassiani. Durante questo periodo Montereale raggiunse la sua massima estensione comprendendo anche i territori dell'attuale comune di Capitignano e dell'ex comune di Mascioni. Il 14 gennaio 1703 una violentissima scossa di terremoto annientò quasi del tutto Montereale, provocando 800 vittime.
Tutta la zona è ricca d'acqua: nella valle sgorgano numerose sorgenti e scorrono numerosi torrenti, quali il Mozzano, il Mondragone, il Rio Piano, uno dei quali, verosimilmente il Fosso Selva delle Conche è ritenuto la vera sorgente del fiume Aterno. Nel Comune di Montereale nascono:
- l'Aterno che passa all'Aquila, poi, nei pressi di Popoli, preso il nome di Pescara sfocia nell'Adriatico appunto presso quel capoluogo;
- il Tronto, che sul versante opposto, volge verso Amatrice e poi passato Ascoli Piceno, sfocia sempre nell'Adriatico, nei pressi di S. Benedetto del Tronto;
- il Velino, che va verso la Salaria, poi Rieti e poi si immette nel Tevere, fino al mar Tirreno.
Prima che l'Aterno si fosse aperto il varco di Marana (probabilmente con l'aiuto dei Benedettini, dopo l'anno 1.000) la valle di Montereale era un lago.
- Abitanti: 2.277
- Altitudine: 948 metri slm
Emergenze Storico-culturali
La Torre Municipale - La Torre Municipale, con la campana, sulla piazza più alta della città, serviva nel medio evo per richiamare i cittadini delle "ville" nei casi di necessità. L'ubicazione della torre è tale che il suono della grande campana veniva udito da tutte le numerose frazioni. In alto, sopra la fontana, due stemmi in marmo riproducono il giglio, emblema dei Medici di Firenze, antichi Signori della zona ed uno centrale, sempre in marmo, raffigura una Madonnina che porta un bimbo in braccio.
I leoni stilofori - Nel palazzo municipale che è situato in parte dell'ex convento degli agostiniani, si trovano due leoni stilofori (posti sopra colonne), d'epoca romana. Le colonne che sostengono i leoni sembrano essere datate 1200. I leoni sono di sesso diverso e sono in atteggiamenti diversi: Il maschio sembra rappresentare il dolore; è infatti stretto dal morso di un drago. La femmina, rappresenta la gioia, e porta fra gli artigli un agnello.
Chiesa di Santa Maria in Assunta - E' la più grande chiesa di Montereale. Officiata intorno al 1400 da un abate e sette canonici, fu ricostruita tra il 1745 e il 1750.
Chiesa del Beato Andrea - La chiesa del Beato Andrea fu ricostruita nel 1726 sulle rovine della preesistente chiesa duecentesca dedicata a Sant'Agostino. All'interno della chiesa si trova, separata da una ricca cancellata, una cappella fatta costruire nel 1631 da Giovan Paolo Ricci, dove è conservata la teca d'argento contenente il corpo ancora conservato del Beato Andrea.
Convento di San Francesco - Il convento di san Francesco presenta un'imponente cripta a volta gotica; probabilmente in passato era una fortezza.
Monastero di San Leonardo - Il monastero di San Leonardo venne fondato nel 1440 circa dai Benedettini. Nel 1600 fu distrutto dal terremoto; ricostruito nel 1615, dovette, nel 1703, subire la violenza di un altro sisma. Nel 1866 il monastero divenne proprietà del Comune di Montereale, ma l'amministrazione permise che la Comunità religiosa continuasse ad abitarlo.
Abbazia della Madonna in Pantanis - L'abbazia, che si trova nella frazione Madonna in Pantanis (altitudine 820 metri s.l.m.), fu costruita tra l'XI secolo e la prima metà del XII secolo e ristrutturata nel '600 e nel '700. Nella chiesa è presente il mausoleo dedicato al Beato Domenico da Cesariano, il cui corpo è ben visibile e conservato.
Curiosità
Lapide romana - Sopra lo zoccolo delle mura della città di Montereale, a fianco della porta che si trovava in direzione di Marana, vi è ancora oggi incastonata fra le altre pietre, una lapide. Dal Muratori, tale lapide viene citata non fra quelle tipicamente funerarie, come invece altri studiosi affermano. Certo è che tale lapide risale al secondo secolo dopo Cristo, riguarda due antichi Romani, Cesellino e la seconda moglie Metidiena, che appartenevano alla Tribù dei Quiriti, una delle 35 tribù dei tempi di Cicerone, che entrambi dovevano essere di origini illustri, o almeno appartenere all'Ordine Equestre.
Manifestazioni e Feste
- Fine luglio - "Fiesta de la Mont" - Festa della Montagna
- Agosto - Festa di San Rocco (Cabbia)
- Ottobre - Festa della castagna
Gastronomia
Tra le ricette tipiche di Montereale troviamo: Li strancogliuni, Stringozzi a cascio e pepe, Lu farricellu, Lilli di Montereale, Patate refritte, Lu pulentone. Prodotti tipici della Valle dell'Aterno: formaggi, salumi.