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Progetti LIFE

Programmi Life e buone pratiche nel Parco Gran Sasso Laga

Alcuni dei maggiori successi nelle politiche ambientali del Parco Gran Sasso - Laga sono legati al programma comunitario LIFE.
E', questo, lo strumento finanziario della Comunità Europea, istituito nel 1992, in seguito delle Direttive comunitarie "Uccelli" e "Habitat", al fine di contribuire all'attuazione e allo sviluppo della politica comunitaria nel settore dell'ambiente e della legislazione ambientale.
Il Parco in particolare ha beneficiato dei finanziamenti europei nel compimento del programma di reintroduzione del Camoscio appenninico, attraverso il progetto "Conservation of Rupicapra pyrenaica ornata in the Central Apennines", avviato nel 1997, e il progetto Life Natura COEX: "Improving coexistence of large carnivores and agriculture in south Europe" per facilitare la coesistenza delle attività zootecniche tradizionali con la presenza dei grandi carnivori.

Progetti Life+ con il Parco capofila

  • Il Progetto "LIFE+ Praterie" vede il Parco è unico beneficiario e che pertanto coinvolge concretamente tutti i servizi operativi dell'Ente. Obiettivo del progetto è la conservazione a lungo termine di Campo imperatore e delle altre praterie d'alta quota tramite l'incoraggiamento di pratiche di pascolo adeguate, l'oculata gestione delle infrastrutture ricettive ed il controllo dei flussi turistici.
  • Progetto "Life+ AQUALIFE", dove il Parco è capofila e ha come partner l'Università degli Studi dell'Aquila - Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell'ambiente - MESVA e la Regione Abruzzo - Direzione Parchi, Territorio, Ambiente ed Energia. Il progetto è cofinanziato dall'ENEL PRODUZIONE S.p.A., Adb Generazione, Produzione idroelettrica, Unità di Business Hydro Centro. L'obbiettivo del Progetto è sviluppare e divulgare un innovativo Pacchetto Applicativo per l'uso di un sistema di bioindicatori, atti a misurare la perdita di biodiversità negli ecosistemi dipendenti dalla acque sotterranee, i così detti G.D.E. (sorgenti, falde acquifere, letti fluviali) in presenza di diverse categorie di impatto.
  • Life+ PLUTO "Italian emergency strategy for fighting illegal poisoning and minimize its impact on bear, wolf and other species" (Strategia italiana di emergenza per combattere l'avvelenamento illegale e minimizzare il suo impatto su orso, lupo ed altre specie). Il Progetto ha l'obbiettivo di favorire la conservazione dell'orso (Ursus arctos*), del lupo (Canis lupus*) e dei rapaci necrofagi attuando in Italia misure che consentano di prevenire e contrastare l'uso illegale del veleno, fenomeno che costituisce una delle principali minacce che colpiscono queste specie. Fulcro principale del progetto LIFE PLUTO è l'impiego, su gran parte del territorio italiano, di Nuclei Cinofili Antiveleno. 

Contestualmente l'Ente Parco è partner di altri quattro importanti Progetti Life+:

  • Life+ M.I.R.CO-Lupo, che si propone di conservare il Lupo in Italia riducendo l'impatto del randagismo canino (l'acronimo M.I.R.CO sta per: Minimizzare l'Impatto del Randagismo canino sulla COnservazione del lupo in Italia). Il progetto coinvolge 5 partner: Il Parco Nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Il Corpo Forestale dello Stato, la società Carsa Edizioni e Comunicazione di Pescara e l'associazione non profit Istituto di Ecologia Applicata di Roma.
  • Life+ Natura: "Forests of the Apennines: Good practices to coniugate Use and Sustainability" (FAGUS), indirizzato alle buone pratiche per coniugare l'uso e la sostenibilità delle foreste degli Appennini. Condotto, come capofila, dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il Progetto vede il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga come partner insieme ai Dipartimenti di Biologia Ambientale dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell'Università degli Studi della Tuscia.

Progetti Life+ conclusioni

Nell'ambito del programma LIFE+, il Parco è stato beneficiario capofila di due significativi progetti. Il primo è il LIFE+ EX-TRA (Experience - Transfer) "Improving the conditions for large carnivore conservation - a transfer of best practices", che coinvolge, insieme al Parco del Gran Sasso e ai parchi nazionali dei Monti sibillini e dell'Appennino Tosco - Emiliano, l'Università di Brasov in Transilvania, il Ministero bulgaro dell'Ambiente e delle Acque, l'ONG Balkani Wildlife Society, la Wildlife and Nature Conservation Society per la Grecia. L'obiettivo è di promuovere azioni per favorire la conservazione a lungo termine dei grandi carnivori come lupo ed orso. Oltre 3 milioni di euro il budget complessivo del progetto, finanziato dalla UE per circa il 70%.

Il secondo progetto si chiama ANTIDOTO, "A new strategy against the poisoning of large carnivores and scavenger raptors" e vede come partner le istituzioni spagnole della Junta dell'Andalusia e del Governo d'Aragona. L'obiettivo del progetto è di favorire la conservazione a lungo termine dei grandi carnivori come lupo ed orso e, nel contempo, i principali rapaci necrofagi come gipeti e grifoni attraverso l'istituzione di unità cinofile antiveleni, già efficacemente utilizzate nel Parco Gran Sasso - Laga e nella regione aragonese, che sono state addestrate da esperti dell'Andalusia, regione in cui la tecnica delle squadre cinofile ha dato buoni risultati. Tra i risultati auspicati è l'eradicazione dell'uso illegale di veleni a vantaggio delle popolazioni di lupo e orso ma anche di rapaci necrofagi. Un milione e mezzo di euro il budget complessivo del progetto, finanziato dalla Comunità Europea per il 50%.
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