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Tradizioni

Le feste in Costume

Tra storia, leggenda, invenzione, il Parco d'estate si trasforma in un caleidoscopio di iniziative culturali, spettacolari o anche solo ricreative, che ad un tempo soddisfino le aspettative di divertimento di turisti e residenti.
Tra queste, alcune si sono costruite nel tempo una solida tradizione, e interrogando la storia, la memoria e la tradizione locali hanno riscoperto i valori forti dell'identità del territorio.
Un itinerario possibile nelle rievocazioni storiche e popolari incomincia dal distretto della Valle Siciliana, ed in particolare a Tossicia. Qui dall'11 al 13 agosto di ogni anno, si rievoca con vari eventi, tra i quali una cena in stile, "Alla corte degli Alarcon y Mendoza", in omaggio a coloro che furono i signori illuminati della Valle nel XVI secolo.
Il 14 agosto, ma ogni tre anni, a Spelonga, nel distretto Tra i due regni, si celebra la "Festa bella", per mezzo della quale si commemora la conquista della bandiera turca a Lepanto. Nella prima decade del mese, 150 giovani si recano nel bosco Martese e tagliano un tronco di 25 metri di lunghezza. Sarà l'albero maestro della nave che sarà ricostruita nella piazza del paese, in un'operazione laboriosa e di grande impegno fisico che celebra allo stesso tempo la coesione della comunità.
Il 15 agosto a Castelli, ancora nel distretto Valle Siciliana, si compie a la "Gara del lancio del Piatto", legata all'antichissima produzione ceramica del luogo.
Ad Arquata del Tronto, nel distretto Via del Sale, il 19 agosto, si tiene "Alla corte della Regina Giovanna", rievocazione della vita a corte che ha luogo proprio nella Rocca fatta costruire da Giovanna II di Napoli.
E' all'Aquila che si realizza tradizionalmente una delle più imponenti rievocazioni storiche e devozionali abruzzesi, la Perdonanza celestiniana, con il corteo della Bolla nei giorni 28 e 29 agosto, a ricordo dell'indulgenza che Pietro da Morrone, eletto papa in L'Aquila col nome di Celestino V, volle donare alla città. Il papa, poi protagonista di un clamoroso gesto di rifiuto del papato, nella sua scelta di eremita, fece il suo ingresso in città a cavallo di un'asina scortato da Carlo II d'Angiò e dal re d'Ungheria, suo figlio. La bolla viene perciò condotta dal Municipio, dove si conserva l'originale del 1294, alla basilica di Collemaggio, recata dalla Dama che viene scelta ogni anno tra le più belle fanciulle aquilane, ed accompagnata da un grande corteo in stile, con musici, sbandieratori, figuranti ed autorità istituzionali, religiose e civili.
Il nostro itinerario si conclude a Pretara, nell'antica "Università di Pagliara", ancora nel distretto della Valle Siciliana, dove il 1 settembre si celebra la festa di Santa Colomba, la bella e pia fanciulla, sorella di Berardo che fu vescovo di Teramo, che alle pendici del Monte Infornace consumò la sua breve vita ascetica intorno all'anno 1116. Ogni tre anni , in suo onore, si festeggia un triduo speciale, caratterizzato da un corteo storico - religioso, accompagnato dalle musiche dei tradizionali "Tamurri di Pretara".
Alla corte della Regina
Alla corte della Regina
(foto di Archivio Ente Parco)
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