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Giorgio Morelli - Ambasciatore del Parco nel Mondo

Primo Responsabile del Coordinamento Territoriale Ambientale del Parco del CFS

Nominato il 28/03/2022

Giorgio Morelli, nato all'Aquila nel 1954, è un ex rugbista che esordì nella prima squadra dell'Aquila nel 1972, vincendo subito la Coppa Italia; per anni, formò l'ossatura della squadra capace di vincere due volte di seguito lo scudetto nei primi anni ottanta e di proporsi ai vertici del campionato, nonché di fornire numerosi giocatori di rilievo alla Nazionale.

Laureatosi in ingegneria, chiuse la carriera agonistica nel 1990. Ad oggi spesso presenzia a eventi organizzati dal club aquilano, come per esempio la consegna delle maglie ai giocatori prima degli incontri, affidato a grandi nomi del passato della squadra. Nel Marzo 2021 è stato eletto consigliere federale della federazione italiana di rugby e ad aprile dello stesso anno con votazione unanime del consiglio federale, è eletto vicepresidente con funzioni vicarie della federazione italiana di rugby. Dall'estate 2021, ricopre inoltre il ruolo di capo delegazione della nazionale italiana di rugby.

Alla sua indiscussa passione sportiva si aggiunge un importante carriera di funzionario del Corpo Forestale dello Stato che lo ha portato nel 1998, a seguito della collaborazione prima con il Presidente del Comitato di Gestione provvisoria del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e successivamente con il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga alla fondazione e strutturazione del Parco stesso e ad essere nominato primo Coordinatore Territoriale del Corpo forestale dello Stato per l'Ambiente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga fino al 2008.

Importante è il suo contributo su molteplici azioni svolte quale Coordinatore delle 18 stazioni del CTA/CFS del PNGSL:

  • nella gestione della popolazione di Camoscio d'Abruzzo reintrodotto nel PNGSML in termini di monitoraggio della popolazione, di organizzazione e supervisione del censimento annuale, di interazione della popolazione di camoscio con gli allevamenti di bovini ovini equini sia stanziali che transumanti;
  • nella gestione della popolazione di lupi con particolare riferimento all'organizzazione di supporto alla ricerca per lo studio della dieta del predatore, per il censimento della popolazione di lupi con l'organizzazione del wolf-houling estivo, per la ricerca dei siti riproduttivi e dello snow tracking invernale per la consistenza della popolazione;
  • nella mitigazione dei conflitti tra la fauna selvatica e le attività antropiche con particolare riferimento ai danni alle attività zootecniche portati dalla predazione da lupo;
  • nell'individuazione della strategia per il contenimento e controllo del vagantismo canino in relazione alle interferenze con la fauna selvatica e con le attività antropiche;
  • la gestione del cinghiale nelle aree protette con particolare riferimento ai conflitti con le attività agricole ed ai consentiti metodi di prelievo selettivo nel parco;
  • nella gestione delle foreste in area protetta con particolare riferimento agli aspetti ambientali, sociali ed economici connessi ad essa;
  • nella lotta al bracconaggio in relazione alle connessioni sociali ed economiche del fenomeno molto diffuso nei primi anni dall'istituzione del Parco e che lo ha portato a creare un nucleo speciale antibracconaggio del CTA/CFS che, supportato dall'attività giudiziale sostenuta dal Parco, ha contribuito alla riduzione significativa del fenomeno;
  • nell'organizzazione del servizio di sorveglianza del parco con particolare riferimento a progetti innovativi per la sorveglianza con mountain bike ed a cavallo.

Solo per elencare le azioni più rilevanti svolte alle quali vanno comunque annoverate altrettante molteplici attività di rilievo nei lunghi anni di Coordinamento dell'attività di controllo e sorveglianza.

Il Presidente Tommaso Navarra sostiene la sua candidatura quale doveroso riconoscimento stante l'infaticabile e preziosissima opera di azione costruttiva nella fase iniziale di implementazione dell'area naturale protetta nonché di gestione illuminata delle azioni doverose di Polizia Giudiziaria scrivendo pagine di storia di tutela ambientale della nostra Regione (per tutte la tutela dell'Acquifero del Gran Sasso).

La sua notevole esperienza in campo ambientale e la particolare esperienza maturata nel corso degli anni, nonché la profonda conoscenza del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga fanno di lui il candidato ideale quale "Ambasciatore del parco nel mondo".

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