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Valeria Gallese - Ambasciatore del Parco nel Mondo

Imprenditrice della lana

Nominata il 24/02/2022

Valeria Gallese, classe 1979, proveniente da una famiglia borghese dell'aquilano ha scelto di seguire e condividere il progetto del marito Ovidio dal quale ha preso spunto per reinventarsi con un nuovo lavoro.

Con grande sacrificio hanno aperto insieme un'azienda, "l'Azienza agro-zootecnica Damiani", partendo praticamente da zero. Ora hanno circa un migliaio di pecore prevalentemente da carne razza merinizzata italiana.

Nel 2011 Valeria ha iniziato la vendita, tramite un blog, dei suoi primi 50 chili di lana filata bianca, un quantitativo che nel corso degli anni è andato man mano incrementandosi.

La situazione è migliorata anche grazie al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che con il progetto denominato Pecunia,ha gettato le basi per la nascita di una rete di allevatori uniti nel valorizzare e promuovere i velli delle loro greggi e la conseguente costituzione dell'omonima Associazione, della quale Valeria è parte attiva.

L'Associazione Pecunia, di cui Valeria è vicepresidente, coinvolge più di cento allevatori e operatori del settore, ha restituito una maggiore consapevolezza e fiducia sulle potenzialità e soddisfazioni anche economiche che la lana può ancora offrire.

Con tanti sacrifici nel 2016, Valeria dà vita alla ditta "AquiLANA" mettendo a frutto le competenze acquisite durante il lungo percorso intrapreso; Valeria diventa dunque imprenditrice di sé stessa e apre la sua bottega della lana nella piazzetta di Santo Stefano di Sessanio.

Una volta tosata la lana, viene raccolta e spedita a Biella dove viene lavata e filata, sotto il suo personale controllo, per poi essere rispedita in Abruzzo per la colorazione effettuata rigorosamente con sostanze naturali. Per tingere la lana, infatti, Valeria usa i colori del Gran Sasso e dell'Abruzzo. Dalla ginestra ricava il giallo, dall'iperico il verde, per il blu si serve del guado, una pianta che veniva utilizzata dai pittori del Medioevo. Per ottenere il tortora, immerge la lana nel Montepulciano d'Abruzzo, il robusto vino rosso che si produce ai piedi del massiccio. Tutta la sua attività è dunque fortemente legata al territorio e alle sue tradizioni.

Nella sua bottega arrivano persone da tutte le parti d'Italia per acquistare i suoi gomitoli che profumano ancora di pascoli.

Per Valeria il lavoro è solo un aspetto della sua filosofia di vita, una cultura che abbraccia tutto il suo universo femminile. Una storia d'amore che va oltre l'amore, un lavoro che non è semplicemente un lavoro, ma si tratta di una scelta di vita e di condivisione.

La sua storia è quella di un Appennino che resiste, che va avanti, e che lo fa grazie alle mani e alla creatività delle donne, non può che essere dunque la candidata ideale quale "Ambasciatrice del Parco nel mondo".

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