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L'avifauna nei Boschi

Il territorio del Parco è ricoperto per oltre la metà da foreste che, grazie alla particolare collocazione biogeografica e alla diversità geologica tra il Gran Sasso e i Monti della Laga, ospitano habitat boschivi peculiari e differenziati. Nelle zone più calde, con formazioni mediterranee sempreverdi, dominate dal leccio, è raro osservare, ma più facile udirne il verso, la sterpazzola, l'occhiocotto o la rara sterpazzola di Sardegna, tutti nidificanti nel folto degli arbusteti. Nei boschi che costeggiano la valle del Vomano, nidifica il Lodolaio, mentre, salendo di quota, i boschi misti di roverella ospitano lo sparviero, ed i castagneti sui Monti della Laga la balia dal collare, il picchio rosso minore e il picchio rosso maggiore. All'imbrunire non è raro vedere il gufo comune e il più diffuso allocco. Sui versanti calcarei acclivi si insediano i boschi a dominanza di carpino nero e di ornello, frequentati da specie tipiche dei boschi di latifoglie, come il picchio muratore, la cincia bigia, il fringuello, il ciuffolotto e l'agile rampichino. Il bosco misto di Valle Vaccaro a Crognaleto ospita la comunità ornitica di silvidi più interessante, con il luì bianco, il luì verde e il luì piccolo, e le più comuni capinere.
Nelle aree forestali meglio conservate, come il bosco Aschiero in località Prati di Tivo, è presente un'avifauna alquanto rara, che annovera la balia dal collare la cingia bigia alpestre e il rampichino alpestre. Tra i rapaci, importantissima è la nidificazione dell'astore, e del pecchiaiolo.
Picchio Rosso Maggiore
Picchio Rosso Maggiore
(foto di PN Gran Sasso)
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