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Distretto Valle Siciliana
Regione: Abruzzo
Provincia: Teramo
Comuni: Castelli, Arsita, Isola del Gran Sasso, Tossicia
Il Nome
Il distretto della Valle Siciliana prende il nome dal feudo della potente famiglia dei Mendoza, nobili di Spagna, che ricevettero in premio la valle da Carlo V, nell'organizzazione del Regno di Napoli.
Natura e paesaggio
Il distretto interessa il versante teramano del Gran Sasso. In essa sono ricomprese le dolomitiche pareti del Corno Grande e del Monte Camicia, costellate di Sassifraghe e Sedum, dove il Camoscio appenninico compie le sue evoluzioni mozzafiato e l'Aquila reale, e il Falco pellegrino sono i signori incontrastati del cielo. Più in basso, le faggete ammantano compatte i ripidi fianchi dei monti da dove precipitano, veloci e cristalline, le acque di torrenti e fiumi. Bellissimi sono i colori della faggeta d'autunno, quando faggi, aceri, ciliegi selvatici e sorbi s'inseguono a comporre la gamma cromatica tra il verde, il rosso e il giallo. Non mancano veri e propri colossi vegetali come il famoso "Acerone", un possente Acero di monte, cavo al suo interno, vero e proprio "genius loci" dei boschi fra Casale San Nicola e San Pietro.
Valori del distretto
I paesi che si localizzano ai piedi del Tetto dell'Appennino sono pregni di storia e di una cultura di secoli. Castelli è una delle capitali al mondo dell'arte ceramica che qui ha radici antiche e solide, Isola del Gran Sasso nel passato fu un apprezzato centro per la produzione della lana, a Tossicia, l'orgogliosa capitale di questo piccolo e antico stato, vive ancora l'artigianato del rame, Arsita possiede una vivace vocazione agrituristica. Nel comune di Isola del Gran Sasso, inoltre, il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata è uno dei centri religiosi più importanti e frequentati al mondo. Nel Distretto si segnalano molteplici emergenze culturali e artistiche, come le basiliche romaniche della Valle del Mavone, da San Giovanni ad Insulam a Santa Maria di Ronzano, il Museo Stauròs d'Arte Sacra contemporanea a San Gabriele, il Museo Nazionale della Ceramica a Castelli, il Museo delle Genti del Gran Sasso a Tossicia. Esso costituisce, inoltre, un grande giacimento di tradizioni, folklore e religiosità popolare legata anche alla ricchezza degli eremi montani, come quello di San Nicola o di Santa Colomba, mèta, quest'ultimo, ogni due anni, di un partecipato pellegrinaggio, accompagnato dagli storici Tammurri di Pretara.
Strutture presenti
Il distretto ospita alcune delle strutture d'eccellenza del Parco, quali il Polo del Patrimonio Culturale a Isola del Gran Sasso, nel cui comprensorio è nata l'Area Faunistica del Cervo, il Centro per le Acque a San Pietro di Isola del Gran Sasso, museo dedicato al ciclo dell'acqua, gestito dalla Scuola Verde e il Museo del Lupo ad Arsita. Sotto il "Paretone" sorgerà il Parco Faunistico del Gran Sasso d'Italia, attualmente in fase di progettazione.