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Franco Pedrotti - Ambasciatore del Parco nel Mondo
Botanico e accademico, una vita dedicata alla protezione della Natura
Pedrotti, un agitatore culturale per i parchi in Italia
L'attività del Prof. Pedrotti va molto oltre il suo ruolo accademico e scientifico, la gran parte consiste nell'impegno per promuovere e diffondere la conoscenza della Natura. Un impegno che si è svolto sempre con l'entusiasmo e la curiosità del giovane ricercatore che, con le scarpe da montagna ai piedi, percorre sentieri e studia i parchi nella loro essenza, indagando le relazioni che si creano tra natura e uomo.
Dalla sua cattedra Universitaria Franco Pedrotti ha sviluppato un patrimonio di conoscenze e di impulso affinché la strategia di conservazione della natura diventasse realtà anche in Italia, ed oggi, grazie a lui, si può parlare un "Sistema nazionale di aree naturali protette" articolato e presente in tutte le regioni italiane.
Pedrotti è riuscito a concentrare l'attenzione nazionale sul tema della conservazione in un periodo storico in Italia, gli anni '70 e '80, quando si stentava a definire la legislazione su questo tema e i parchi erano isole sporadiche in un contesto privo di una strategia nazionale: con il convegno di Camerino del 1980 fu lanciata la sfida di proteggere almeno il 10% del territorio italiano, obiettivo che fu accolto, in seguito, con la legge-quadro 394 del 1991.
Dalla battaglia per istituire i parchi l'impegno di Pedrotti si è tradotto nella creazione di professionisti che avessero le competenze adeguate a raccogliere quella sfida: prima con la Scuola di specializzazione, in seguito con la laurea specialistica presso l'Università di Camerino, un laboratorio dove centinaia di studenti provenienti da tutta l'Italia hanno acquisito un bagaglio articolato e complesso, necessario a chi sarebbe diventato responsabile di un'area naturale protetta.
Pedrotti ha a lungo girato il Mondo alla ricerca di esperienze e di dati scientifici, avendo sempre al suo fianco Carmela Cortini, sua moglie e compagna di studi e ricerche sull'ambiente vegetale. Una ricerca che man mano è diventata un viaggio ideale, alla scoperta di un luogo dove l'uomo fosse in sintonia con la natura.
Dice di lui il Presidente del Parco Tommaso Navarra: "Il Prof. Franco Pedrotti è un uomo che ha dato molto all'Italia e alla scienza, ed è per onorare il valore del suo impegno e della sua dedizione alla causa della protezione della Natura che l'Ente Parco ha ritenuto di nominarlo "Ambasciatore del Parco nel Mondo". Con anima e scienza ha dedicato un'intera vita alla costruzione del nostro sistema dei parchi ed ha, con rara efficacia, contribuito alla scoperta e alla divulgazione delle eccezionali matrici ambientali presenti nel nostro territorio. Il "giovane" Prof. Pedrotti saprà contribuire ancora, con il suo insegnamento, al rilancio e alla tutela del nostro territorio."
Nell'articolo su La Stampa, "Franco Pedrotti, un impegno che dura da ottanta anni", Ferraretto scrive:
Il lato più affascinante di Franco Pedrotti è la sua forza coinvolgente, capace di trascinare chiunque, alla ricerca appassionata di un mondo ideale dove la Natura sia rispettata e tutelata, sempre con l'approccio rivolto all'ascolto e a comprendere le ragioni degli altri. Spiegare, motivare, raccontare, descrivere: questa è la forza di una storia che oggi compie ottanta anni e che continua a rinnovarsi e a favorire l'idea che la Natura continui, ancora per molto tempo, a essere la maggior ricchezza che l'uomo ha il dovere di proteggere e conservare.
Breve nota Biografica
Professore emerito dell'Università di Camerino. Botanico di fama internazionale, con studi nel campo della Fitogeografia, Geobotanica, Fitosociologia e della Biologia della conservazione. Tra il 1973 e il 1980 è stato membro della commissione per la conservazione della natura del CNR e tra il 1982 e il 1990 è stato presidente della Società Botanica Italiana; Presidente della Commissione per la Flora del Ministero dell'Ambiente (1991) e di Delegato per l'Italia per Direttiva CEE "Habitat"(dal 1993).
È membro di numerose accademie scientifiche e componente del comitato di redazione di molte autorevoli riviste scientifiche. È autore di numerosissime pubblicazioni nell'ambito botanico, naturalistico e della conservazione, tra le quali citiamo i volumi: Il libro rosso delle Piante d'Italia, 1993, Le liste Rosse delle Piante d'Italia, 1997.
È stato nominato quale membro del Consiglio Direttivo dei Parchi Nazionali d'Abruzzo, dei Sibillini e del Gargano, oltreché membro del Comitato Scientifico dei Parchi Naturali della Provincia Autonoma di Trento. Gli sono state conferite numerose lauree ad honoris causa in: Biologia - Università "Babe?-Bolyai" di Cluj Napoca (Romania), 1994, Biologia - Università "Babeş-Bolyai" di Cluj Napoca (Romania), 1994, Biologia - Università "A.I. Cuza" di Iaşi (Romania), 1998, Ecologia e Biogeografia - Università di Palermo (Italia), 2006, Geoarchitettura - Université de Bretagne occidentale, Brest (Francia), 2014.
Queste e innumerevoli altre cariche scientifiche e istituzionali, sia in Italia che all'estero, non rendono però giustizia a un'attività scientifica e didattica infaticabile che si è via via accompagnata a iniziative dirette di protezione della natura. Un esempio, l'istituzione della pionieristica riserva naturale di Torricchio nel 1970.