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Silvio Cortellini - Ambasciatore del Parco nel Mondo
Pittore
Nominato il 21/10/2022
Silvio Cortellini è nato nel 1955 a Fano Adriano, Teramo, ai piedi del Gran Sasso e dei Monti della Laga dove vive e lavora.
A tredici anni inizia a dipingere con il pittore Alessio Menghini. Nel 1969 si iscrive al Liceo Artistico di Teramo.
Pittore e scultore, Silvio Cortellini lavora nell'area protetta, i cui ambienti ispirano la sua espressione artistica. Molti dei suoi lavori sono peraltro visibili nelle strutture del Parco, come la grande scultura dell'Orto Botanico di San Colombo.
Cortellini ha iniziato a dipingere negli anni '60, con il pittore romano Alessio Menghini, ma è dal pittore Guido Montauti che ha ricevuto l'eredità più determinante e duratura, essendone stato, per ammissione stessa del Maestro iniziatore del movimento artistico del "Pastore Bianco", l'allievo prediletto e più apprezzato.
«Nella pittura bianca - scrive Montauti nel 1978 - Cortellini è un mio seguace ...vòlto alla luce delle cime che circondano la sua casa di Fano Adriano, in un "coro" rischioso e sconvolgente».
Cortellini ha esposto dal 1975, in varie città del territorio; dal 1999, sempre in gallerie di prestigio, a Roma, Ferrara, Bologna; nel 2001 in Olanda e in Belgio e nel 2013 anche a New York.
"Alla luce della maturità artistica ormai acquisita, - scrive di lui Rosa Di Benedetto - le opere di Silvio Cortellini, suscitano vivo interesse, sollecitando ad un'attenta analisi generale in rapporto alle origini, alla formazione e alla produzione presente, nei cui molteplici aspetti, contraddistinti dall'originalità e dall'immediatezza espressiva nelle quali Cortellini traduce la complessità delle sue emozioni, si intrecciano una singolare felicità inventiva, si direbbe liberatoria, ed una insistita ricerca, di ordine formale e concettuale, che tende all'assoluto della libertà come prima e incontestabile condizione della verità: dell'arte, in quanto a stile e temi, e di se stesso. Una verità tutta interiore, - continua la Di Benedetto - dalle istanze profonde, tratte dall'intimo del proprio essere: dove con l'ansia del fare si manifesta un'innata tensione alla trasfigurazione di concetti, immagini, sensazioni, in uno scandaglio di sé che piega le potenzialità comunicative della pittura, della scultura (e dello scrivere), e quindi del segno, del colore e dello stesso materiale, il cartone, utilizzato come spazio ed elemento creativo, all'unità di pensiero e sentimento in artistico operare".
Un artista dunque nuovo e insieme antico, nelle cui parole è facile intuire un legame di derivazione e ispirazione strettamente connesso con i luoghi montani e boschivi circostanti: i luoghi dell'origine, di storia e memoria. Tutte caratteristiche che fanno di Silvio Cortellini il candidato ideale quale "Ambasciatore del parco nel mondo".
