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Fringuello Alpino

(Montifringilla nivalis)

Il Fringuello alpino è un passeriforme particolarmente adattato alle condizioni ambientali proibitive delle quote più alte. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha avviato una ricerca pluriennale sul Fringuello alpino in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Ad oggi nell'area nel territorio del Parco sono stati inanellati circa 500 individui che rappresentano l'unica realtà di studio in ambito nazionale per questa specie. La popolazione di questa specie sul massiccio del Gran Sasso è stimata tra le 200 e le 300 coppie. Il Fringuello alpino è al primo posto tra le specie europee che riescono a nidificare alle più basse temperature. La presenza del Fringuello alpino nella catena appenninica ha un elevato interesse biogeografico, in quanto la specie rappresenta un elemento relittuale rimasto confinato sulle vette dei massicci più alti.

Problemi di conservazione
Il Fringuello alpino è una delle dieci specie animali maggiormente minacciate dall'effetto serra (WWF, 1992). Gli ecosistemi alpini ed appenninici sono oggi tra quelli più in pericolo, perché l'innalzamento della temperatura prevista non sarà uniforme, ma colpirà in maniera maggiore le aree a quote e a latitudini elevate. Le specie montane sono tra le più a rischio per il riscaldamento globale, cosicché il loro habitat viene progressivamente ridotto a frammenti sulle cime delle montagne. Per il suo adattamento a vivere in alta quota, il Fringuello alpino è considerato un importante indicatore dello stato di conservazione degli ecosistemi montani, i quali rappresentano insostituibili risorse di biodiversità.

Il Fringuello alpino - la ricerca in corso

Fringuello alpino, Campo Imperatore
Fringuello alpino, Campo Imperatore
(foto di Eliseo Strinella)
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