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NON TOCCATECI!

Come dovreste comportarvi in caso di ritrovamento di cuccioli di animali selvatici

( Assergi, 22 Giugno 2020 )

COMPORTATEVI COME SELVAGGI

Comportamenti naturali per noi “umani” alcune volte si dimostrano dannosi nei confronti degli animali selvatici che vorremmo aiutare.

Dalla fine dell’inverno all’inizio dell’autunno è facile che vi imbattiate in animali selvatici che potrebbero sembrare abbandonati, o in difficoltà. In realtà sono solo dei giovani o piccoli in allattamento che attendono il ritorno dei genitori rimanendo nascosti e immobili, unica loro forma di difesa contro eventuali predatori.

Le madri di Cervo e Capriolo, ma anche quelle di molte altre specie animali, utilizzano i prati, il sottobosco o le siepi per nascondervi i cuccioli in allattamento e poi andare ad alimentarsi più lontano evitando, così, di richiamare, con la loro presenza, eventuali predatori che potrebbero catturare i cuccioli.

Quando scorgete un piccolo di qualsiasi specie, immobile e acquattato osservatelo e godete della sua bellezza e tenerezza, ma non toccatelo a meno che non sia gravemente ferito o posto in un sito pericoloso come, ad esempio, in mezzo ad una strada. Nel qual caso è opportuno spostarlo semplicemente di pochi metri facendo in modo che la madre lo possa ritrovare facilmente ed evitando al contempo eventuali incidenti.

Allontanandoti dal luogo del ritrovamento senza accarezzarlo, permetterai ai genitori che ti hanno scorto di ritornare dal loro piccolo, ma soprattutto eviterai che lo abbandonino definitivamente a se stesso, sentendo il tuo odore su di lui. Solo così eviterai la sua sicura morte.

LA MAMMA ASPETTA CHE TI ALLONTANI PER POTER RAGGIUNGERE IL SUO PICCOLO

Se lungo le strade, i sentieri o in mezzo ai prati, vi imbattete in piccoli di animali selvatici apparentemente bisognosi di cure, ecco cosa è importante sapere:

  • Per gli animali selvatici, il posto migliore in cui vivere ma anche in cui morire è il loro habitat naturale. Questo significa conoscerli e rispettarli.
  • I mammiferi come il cervo, il capriolo, il daino, e la lepre  non hanno una tana in cui partorire i piccoli e non formano nuclei familiari in cui la prole è sempre a contatto con i genitori. La madre li accudisce e alimenta ad intervalli regolari, per allontanarsi subito dopo, in modo da non attirare i predatori sul luogo in cui è nascosto il proprio piccolo.
  • Alcuni uccelli abbandonano spontaneamente il nido (es, civette, allocchi, allodole, spioncelli...), quando ancora non sanno volare, pur essendo ancora seguiti ed alimentati dai genitori.
  • I nidiacei ed i cuccioli sani devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento (senza toccarli ed accarezzarli), a meno che non si sia certi della morte dei genitori o di un pericolo incombente.
  • I nidiacei, se possibile, riposizionateli velocemente nel nido o su di un ramo. I genitori continueranno a nutrirli, di notte, quando ve ne sarete andati.
  • I cuccioli, solo se in grave pericolo, spostateli in un luogo protetto poco distante da dove l’avete trovati e possibilmente, senza toccarli con le mani nude.
  • Tenete il vostro cane al guinzaglio durante le passeggiate in natura, soprattutto da aprile a luglio.
  • Gli uccelli ed i mammiferi selvatici sono specie protette ed appartengono al patrimonio dello Stato (L 157/92, Direttive Internazionali).

Incontri con l'orso bruno marsicano nel territorio del Parco? Niente paura!

Se incontrate un Orso……alcune norme di comportamento da seguire:

  • Aavvistate un orso in lontananza: potete essere contenti di questa rara occasione. Non c'è nessun pericolo; non avvicinatevi per nessun motivo. Tenetevi sempre a distanza
  • Un orso viene verso di voi sul sentiero e non vi ha ancora visti: fate rumore, fatevi notare,  evitate movimenti bruschi ed allontanatevi lentamente senza girare la schiena. L'Orso scapperà subito dopo avervi visto.
  • Vi trovate all'improvviso a pochi metri da un Orso: mantenete la calma, fate rumore, parlate, allontanatevi lentamente.
  • Incontrate un Orso e questo si alza in piedi: non è un comportamento aggressivo ma al contrario dimostra curiosità e insicurezza; fermatevi e fatevi notare. L'orso scapperà.
  • Vedete uno o più piccoli di Orso: è la situazione più pericolosa perché nelle vicinanze c'è anche la madre sempre pronta a difendere i suoi cuccioli. Ritiratevi con cautela, ritornando immediatamente sui vostri passi fino a distanza di sicurezza superiore ai 200 metri.
  • Un orso mostra un comportamento aggressivo verso di voi: mettetevi a pancia in giù con le mani sopra la nuca. L'Orso percepirà che non siete un pericolo per lui e se ne andrà. Attendete che l'orso si allontani. Un attacco da parte dell'Orso sugli uomini avviene solo per autodifesa.
  • Per i campeggiatori, escursionisti, raccoglitori di funghi: non lasciare mai rifiuti e cibo fuori dalle tende; durante le prime ore del giorno a della sera camminate facendovi sentire; in caso di avvistamento di tracce di orso non le seguite e non abbandonate il sentiero. In caso di ritrovo di carcasse di animali selvatici (Cervi, Caprioli, Cinghiali) non sostate nei pressi ma se possibile mandate la localizzazione all'Ente Parco al numero seguente Carabinieri Forestali Parco 0862/606004
  • Per gli apicoltori, allevatori e contadini e tutte le altre categorie imprenditoriali nel Parco in caso di danni, anche presunti, provocati dall'Orso, non toccate niente e chiamate il Reparto carabinieri Forestali della vostra zona.

IL RISPETTO, LA TRANQUILLITA' E LA SOPRAVVIVENZA DI QUESTA RARA E SIMBOLICA  SPECIE PER L'ABRUZZO SONO PRIORITARIE RISPETTO A TUTTI GLI INTERESSI RICREATIVI.

Ricordatevi di segnalare l'incontro al Reparto carabinieri Forestali

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