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Itinerario Turistico nel Distretto Grandi Abbazie

Da Castiglione a Casauria a Farindola

In auto         Elevato interesse: panorama Elevato interesse: storia 

Dall'uscita autostradale di Torre de' Passeri, appena fuori dal paese di Castiglione a Casauria, si trova l'Abbazia di S. Clemente a Casauria (IX secolo), che rappresenta uno dei maggiori monumenti medievali dell'Abruzzo.
Da qui, addentrandosi in questa parte della provincia pescarese che rientra nei confini del Parco, si giunge a Pescosansonesco, adagiato sul crinale del Peschio, sulla sommità del quale si notano i resti del Castello dei Sansoneschi. 

Si prosegue alla volta di Corvara, caratteristico borgo abbarbicato alle rocce del Monte La Queglia, che costituisce una meta turistica affascinante in un ambiente di grande suggestione. Dalla parte alta del paese, un bel sentiero permette di raggiungere il Monte Picca o Forca di Penne.
Quest'ultima località, facilmente raggiungibile in macchina, offre un esteso panorama su tutta l'area meridionale del Gran Sasso, fino al mare. L'importanza del valico, che era attraversato dal Tratturo L'Aquila-Foggia e dalla cosiddetta "Via Salaria a Calascio", che collegava il versante aquilano con l'area vestina, è testimoniata dalla presenza di una Torre medievale di avvistamento.
Da qui, proseguendo verso nord, si raggiungono facilmente i centri di Brittoli e Carpineto della Nora, bel paese di origini altomedievali adagiato su una sponda del Torrente Nora. Da non perdere è la visita alla notevole Abbazia cistercense di S. Bartolomeo (X secolo), che riproduce lo schema della già citata Abbazia di San Clemente a Casauria.
Il viaggio nella "terra delle grandi abbazie" prosegue alla volta di Civitella Casanova, raggiungibile anche attraverso l'altopiano del Voltigno, e di Villa Celiera. Il borgo sorge su uno sperone roccioso circondata da I Cimoni e dai monti Morrone e Bertona e conserva tutto il fascino del passato, con le sue costruzioni in pietra, le scalette e gli stretti vicoli sormontati da archi. Gran parte della sua storia gravita intorno al vicino Castello di Bertona e all'Abbazia cistercense di S. Maria di Casanova (XII secolo), per sette secoli uno dei maggiori monasteri d'Abruzzo, i cui resti sono visibili poco più a valle dell'abitato.
Risalendo si raggiungono il borgo di origine medievale di Montebello di Bertona, arroccato su un colle isolato attorno all'antico castello trasformato in elegante palazzo rinascimentale, e Farindola, disposta ad andamento digradante lungo uno sperone collinare che si affaccia sulla vallata del Tavo in contrapposizione all'ingresso della Valle d'Angri.
Nel centro datato si può visitare il Polo Scientifico del Parco, che accoglie un museo permanete sul camoscio d'Abruzzo che offre ad adulti e bambini un ampio panorama di notizie attraverso immagini, pannelli, accessi multimediali, laboratori didattici.
Numerosi sentieri percorribili in alcuni casi anche a cavallo o in bici di montagna, conducono all'Area Faunistica del Camoscio d'Abruzzo, situata sulle balze rocciose prospicienti la Cascata del Vitello d'Oro. Numerose le palestre di roccia per l'arrampicata sportiva, localizzate al Vitello d'Oro, in Val d'Angri e a Rigopiano, punto di partenza per numerose e incantevoli escursioni naturalistiche, speleologiche e alpinistiche verso il Monte Siella (m. 2000), il Monte Camicia (m. 2564) e il Monte S. Vito (m. 1892), dove oggi, grazie alle recenti operazioni di reintroduzione, è nuovamente possibile incontrare il Camoscio d'Abruzzo, a distanza di un secolo dalla sua scomparsa da queste montagne.

Polo Scientifico di Farindola (PE)
Polo Scientifico di Farindola (PE)
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Corvara
Corvara
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Camoscio
Camoscio
(foto di PN Gran Sasso)
 
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