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Dal Piano San Marco al Colle della Battaglia
Itinerario n° 70


- Partenza: Castel del Monte (Castel del Monte)
- Tempo di percorrenza: 2 ore
- Difficoltà: T/E
- Dislivello: 120 m
- Periodo consigliato: da maggio a ottobre
- Comuni interessati: Castel del Monte
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Da Castel del Monte o Calascio si segue la strada che collega i due centri fino al bivio segnalato del km 20. Da qui, per un'ampia strada sterrata, si attraversa il Piano di San Marco fino al Centro Pilota e al Museo (1062 metri). Da notare che un'altra strada sterrata, che scende verso il pianoro da sud, è in condizioni nettamente peggiori.
Visitate le strutture del Centro si segue verso sud est (sinistra uscendo dal cancello) la strada sterrata che costeggia una recinzione e si avvicina al Colle San Marco, sul quale si notano i resti di alcuni edifici in rovina. Accanto a un cartello sulla sterrata inizia una vaga traccia di sentiero che permette di inoltrarsi tra i ruderi, separati da pendii erbosi e mucchi di pietre e rovi. Il colpo d'occhio sul Piano San Marco, Colle della Battaglia e Castel del Monte è perfetto anche da i primi ruderi che si incontrano (1100 metri, 0.15 ore), accanto a una centralina meteo.
Tornati alla strada sterrata la si segue ancora verso sud, si supera un tornante e si torna indietro a mezza costa riaffacciandosi sul pianoro. Superata una cava si lascia a destra un sentiero più diretto per il Piano San Marco (cartelli, vi si passerà al ritorno) e si sbuca sulla strada (1153 metri, 0.30 ore) che unisce Calascio a Castel del Monte.
La si segue brevemente verso destra, poi si piega a sinistra per una strada sterrata all'inizio della quale un vistoso cartello indica l'area archeologica. La si segue in leggera salita a mezza costa, con bel panorama sul Piano di San Marco, Castel del Monte e il cocuzzolo di Colle della Battaglia.
Da un bivio si scende a destra, si toccano un'area recintata e un gazebo, e poi si risale verso Colle della Battaglia superando i resti poco visibili di due cinte di mura e raggiungendo la terza, in parte restaurata, che si segue verso destra in discesa. Salendo senza via obbligata si raggiunge il punto più elevato (1180 metri, 0.30 ore), presso il quale sono un secondo gazebo, le tracce di alcuni saggi effettuati dagli archeologi e una bella porta ricostruita.
La si traversa, si piega a sinistra, si ritrova l'itinerario di andata e lo si segue fino alla strada asfaltata e al bivio poco oltre quest'ultima. Qui si piega a sinistra, si passa accanto a una costruzione dell'acquedotto e si torna al punto di partenza (0.45 ore).